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L’approccio costruttivista

Tutto ciò che è detto, è detto da qualcuno” (H. Maturana, 1987)


CHE COS'E' IL COSTRUTTIVISMO


Con il termine costruttivismo si indica un approccio epistemologico alla conoscenza, condiviso da diverse discipline (filosofia, psicologia, pedagogia), secondo cui la realtà non è indipendente dall’osservatore che ne fa esperienza.


Affondando le proprie radici nella filosofia e nell’Epistemologia Genetica dello psicologo Jean Piaget, il costruttivismo costituisce una famiglia di teorie che conservano il principio comune secondo cui le persone sono psicologicamente attive e artefici della propria vita; nel dare senso alla vita, esse negoziano significati e costruiscono narrazioni condivise all’interno del contesto sociale entro cui si trovano.


In questa prospettiva, la "realtà" non è oggettivamente data come entità esterna, bensì sempre frutto di un personale punto di vista, l'esito di un processo creativo e costruttivo (Neimeyer, 1995; Chiari & Nuzzo, 1996).


In sintesi, l’approccio costruttivista si interessa alle persone (prese come singoli individui o come parte di sistemi sociali) e al modo in cui costruiscono i significati che consentono loro di muoversi nel mondo e fare esperienza.



LA PSICOLOGIA DEI COSTRUTTI PERSONALI


L’ampia cornice del costruttivismo, pur essendo caratterizzata dall’eclettismo delle teorie che ne sono proliferate, vede come autore di rilievo lo psicologo e matematico statunitense George Alexander Kelly.


The Psychology of Personal Constructs (Vol.1 & Vol.2), l'opera pionieristica di Kelly, venne pubblicata nel 1955 e costituisce il manifesto della Psicologia dei Costrutti Personali. In questa opera Kelly ha formalizzato la sua teoria, ponendo le basi di un approccio che voleva fornire uno strumento ai professionisti per rispondere alle esigenze delle persone.


La Psicologia dei Costrutti Personali costituisce una teoria psicologica completa che è stata spesso definita una teoria della “persona-lità” (Stringer, 1979) in quanto capace di guardare all’individuo nella sua globalità, prescindendo dalla separazione mente-corpo e dalla distinzione tra esperienza emotiva, cognitiva e comportamentale.


Tale approccio vede le persone come fondamentalmente impegnate a dare un senso agli eventi e costruire significati. Ogni individuo è portatore delle propria visione del mondo, e, proprio come uno scienziato esploratore, anticipa gli eventi, formula ipotesi (i costrutti) su di essi e va a verifica per poi validare o sottoporre a revisione le sue ipotesi.


I costrutti personali costituiscono dimensioni di significato, rappresentazioni del mondo di natura dicotomica che danno un senso alla realtà e la rendono prevedibile e controllabile. In questo senso, i costrutti sono astrazioni, proprietà attribuite agli eventi per dotarli di significato.


Ogni costrutto che conosce e interpreta il mondo circostante è sempre una versione interpretativa personale degli eventi.


Che significa "revisione"?


Significa che le ipotesi formulate dalla persona per conoscere, prevedere e interpretare la “realtà” e gli eventi sono sempre passibili di revisione costruttiva, alle persone è riconosciuta la possibilità di sviluppare in maniera creativa nuove dimensioni di significato per sé stesse.

Seppur si possa trovare in difficoltà, infatti,


nessuno è rinchiuso in un angolo; nessuno è completamente vincolato dalle circostanze; nessuno è vittima degli eventi della propria vita (Kelly, 1955, trad. p. 11-12).


AMBITI DI INTERVENTO DELL'APPROCCIO COSTRUTTIVISTA


All’interno di questo quadro di riferimento, l’intervento è rivolto a diversi ambiti della psicologia e della psicoterapia, potremmo dire in qualsiasi contesto in cui la relazione è fondamentale e in cui venga promosso il cambiamento:

  • individuale

  • familiare

  • di coppia

  • di gruppo

  • nelle organizzazioni

  • nei sistemi aziendali.

In ognuno di questi ambiti, la persona rimane il focus di interesse, ed è sempre considerata come attiva e in movimento, orientata alla costruzione e ricostruzione della propria vita.


Nel mio lavoro, in particolare, utilizzo un approccio costruttivista per lavorare con individui adulti in ambito clinico e della salute. Clicca qui per maggiori informazioni.



CHE COSA SONO I SINTOMI? E I "DISTURBI" PSICOLOGICI?


In ottica costruttivista, anche sintomi e disturbi sono dei costrutti, esperienze tracciate dalle caratteristiche della persona e dal suo personale modo di interpretare gli eventi e il mondo.


Un disturbo psicologico è un "blocco", rappresenta l'impossibilità di costruire per sé stessi un'alternativa nonostante la sofferenza che ciò comporta.


Nell'approccio costruttivista non ci focalizziamo su "sintomi", "malattie" e "disturbi" di per sé, bensì sulla persona e sul suo modo di dar senso alla propria sofferenza. Ogni persona può essere compresa, ogni azione e esperienza può essere letta e capita.



LO PSICOLOGO/PSICOTERAPEUTA COSTRUTTIVISTA


Lo psicologo che utilizza le lenti del costruttivismo, non ritiene di avere un accesso privilegiato alla “verità”, ma abbraccia e comprende la visione del mondo del cliente, sebbene ciò non gli precluda l'uso di strumenti professionali per formulare l’intervento.


Lo scopo dell’intervento sarà aiutare a rimettersi in movimento, promuovere la ri-costruzione e il cambiamento, senza persuadere la persona a interpretare gli eventi in un modo pre-confezionato.



BIBLIOGRAFIA

  • Butt, T. (2008). George Kelly e la psicologia dei costrutti personali. Milano: Franco Angeli.

  • Chiari, G., Nuzzo, M. L. (1996). Psychological constructivisms: A metatheoretical differentiation. Journal of Constructivist Psychology, 9, 163-184.

  • Epting, F. R. (1984). Personal construct counseling and psychotherapy. New York: John Wiley. (trad. it. Psicoterapia dei costrutti personali, Firenze: Martinelli G. & C., 1990).

  • Kelly, G.A. (1955). The Psychology of Personal Constructs. Volume 1: A theory of personality. New York: W.W. Norton & Company. (trad. it. La psicologia dei costrutti personali. Teoria e personalità, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2004).

  • Maturana, H. R., & Varela, F. J. (1987). The tree of knowledge: The biological roots of human understanding. New Science Library/Shambhala Publications.

  • Neimeyer, R. A. (1995). An invitation to constructivist psychotherapies. In R. A. Neimeyer & M. J. Mahoney (Eds.), Constructivism in psychotherapy (pp. 1-8). Washington, DC: American Psychological Association.

  • Stringer, P. (1979). Individuals, roles and persons. In P. Stringer & D. Bannister (Eds.), Constructs of sociality and individuality (pp. 91-112). London: Academic Press Inc.

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